20200517

I sette errori da evitare nei trattamenti antimuffa

1)  USARE  LA CANDEGGINA



La candeggina è un detergente che contiene l'ipoclorito di sodio (altamente tossico) dannoso alla nostra salute.
Applicandola sui muri è vero che la macchia nera scompare, ma il potere aggressivo della candeggina inizia un azione di corrosione  della pittura.
Così facendo cancelliamo la macchia ma il battere resta presente nei muri.




2)  GRATTARE LA MUFFA CON LA CARTA ABRASIVA

Grattare la muffa dalle pareti con la carta abrasiva non fa altro che infettare anche le altre pareti sane o le superfici dove il battere si posa.




3)  SPERARE IN UN MIRACOLO CON UNA SEMPLICE PITTURA

Il più delle volte accade che l'applicatore tuttofare che contatti per risolvere il problema, usa una semplice pittura non idonea alla soluzione. Le macchie di muffa sicuramente vengono coperte dal prodotto, ma dopo pochi mesi ecco che riappare il battere.



4) SCARSA AREAZIONE DEGLI AMBIENTI


Arieggiare il proprio ambiente domestico quotidianamente è molto importante per due motivi:
1) Fare entrare aria fresca e ricca di ossigeno è molto importante per il nostro benessere.
2) Abbassare l'umidità relativa e prevenire la formazione di muffe.




5) USARE PANNELLI ISOLANTI NON IDONEI  ALLA SOLUZIONE

Ci sono diversi tipi di pannelli isolanti che spaziano dall'acustico al termico.
La differenza principale fra un pannello isolante e un altro è il materiale con cui è realizzato.
Il materiale e lo spessore, infatti, incidono sulla capacità isolante del pannello.




6) SOTTOVALUTARE IL PROBLEMA E ASPETTARE TEMPI MIGLIORI


La muffa sui muri di casa è un bel problema: oltre a essere decisamente
antiestetica, può causare anche danni alla salute tua e della tua famiglia, ed è
per questo che è necessario scoprirne subito le cause.

Gli effetti sull’organismo causati dalla muffa in casa possono essere di due tipi:
● immediati, che sono risolvibili semplicemente allontanandosi dall’ambiente dove è
presente la muffa;
● cronici, che non si possono eliminare in breve tempo e che, in certi casi, ci si può portare
dietro per sempre.

Tra i danni alla salute immediati ci sono i seguenti:
● Rinite allergica, o raffreddore allergico. Questo sintomo si manifesta con
infiammazione e congestione delle vie nasali e tosse;
● Difficoltà di concentrazione. Le spore della muffa inalate possono avere effetti negativi
sulla concentrazione, sulla memoria e possono provocare vertigini, mal di testa e
stanchezza;
● Congiuntivite ed irritazione agli occhi. Questi sintomi sono accompagnati solitamente
da lacrimazione abbondante.

Tra i danni alla salute a lungo termine vengono spesso riscontrati i seguenti:

● Asma bronchiale allergica. Le spore, in particolare quelle di Alternaria (uno dei generi
di muffa più diffuse negli ambienti che hanno un’umidità relativa superiore al 50-60%)
sono le cause più note di questo danno alla salute grave che, in alcuni casi (seppur poco
comuni) può portare anche alla morte;
● Polmonite da muffa (da ipersensibilità). Questo effetto, causato dall’inalazione di
antigeni (come le spore delle muffe presenti nell’ambiente umido di casa), è una vera e
propria sindrome caratterizzata da tosse, fatica a respirare, sensazione di esaurimento
fisico come dopo aver fatto uno sforzo eccessivo (astenia). Gli attacchi acuti possono
portare anche a febbre alta. Ricordiamo che la polmonite da ipersensibilità è una delle
cause più diffuse di morte in culla;
● Cancro. La muffa presente sulle pareti può provocare il cancro. Chiaramente non tutti i
funghi delle muffe sono pericolosi, ma la maggior parte sì. Essi agiscono indisturbati a
qualsiasi ora e, a lungo andare, possono trasformare le cellule dell’organismo normali in
cellule cancerogene.




7) RIMEDI FAI DA TE

Come abbiamo già detto, la muffa in casa è un problema serio e va risolto il prima possibile e con le giuste soluzioni. Il consiglio è quello di affidarsi a un professionista che sappia individuare la causa e applicare la giusta soluzione

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